Chi va in pensione con la quota 100 non potrà percepire redditi da lavoro dipendente o autonomo sino al raggiungimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia. Cioè di regola sino al raggiungimento dei 67 anni, ovvero quella che sarà la maggiore età, in caso d’incremento per la speranza di vita previsto dal 2021.
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Quota 100 è legge: cos’è, chi resta escluso, quanto si perde
Quota 100 è un sistema per la pensione che permette di anticipare l’ uscita dal lavoro nel momento in cui la somma tra l’età del lavoratore e il numero di anni di contributi previdenziali accreditati è 100; ad esempio 60 anni di età e 40 di contributi o 61 anni di età e 39 di contributi. Il sistema è già stato presente in passato ed è stato abolito dalla riforma Fornero nel 2012.
“Quota 100”: cos’è, chi resta escluso, quanto si perde
Tutti i dettagli sulla pensione Quota 100 ormai in arrivo: chi ha diritto, età e contributi, penalizzazione, limiti di accesso, calcolo degli importi.
Quota 100, ecco come si centrano i 38 anni di contributi
Ok anche al cumulo della contribuzione mista per chi ha carriere lavorative frammentarie. Per aiutare l’uscita si può ricorrere al riscatto o ai contributi volontari.