La fattura diventa elettronica ma fatica a dire addio alla carta. Molti uffici territoriali dell’Agenzia delle entrate, nell’espletamento di richieste di rimborsi o di controlli documentali aventi a oggetto il periodo d’imposta 2019 (il primo in cui l’obbligo generalizzato della e-fattura è scattato per tutti i titolari di partita Iva) stanno chiedendo ai contribuenti di esibire campioni di fatture di vendita e di acquisto in formato cartaceo.
fattura elettronica
Partita Iva, ipotesi obbligo fattura elettronica per 2 milioni di forfettari
Il Governo valuta un doppio intervento sulle partite Iva tra manovra e decreto fiscale collegato: confermato il regime forfettario fino a 65mila euro ma con correttivi antievasione mentre il superforfait al 20% è tra sospensione e addio.
Fattura elettronica semplificata: quale data mettere?
Una sola data sulla fattura elettronica: quella del giorno di effettuazione dell’operazione, che costituisce il riferimento temporale per l’imputazione a periodo dell’Iva dovuta (e che va pertanto riportata anche in fase di registrazione).
Se si tratta di fattura differita emessa in relazione ad operazioni effettuate in giorni diversi (dello stesso mese), occorre indicare quale data il giorno dell’ultima di esse.
Nell’e-fattura non è pertanto necessario specificare la data di emissione, corrispondente al giorno in cui il file è trasmesso al sistema di interscambio, che è rilevata dal sistema stesso.
Controlli fiscali incrociati con le fatture elettroniche
Controlli fiscali incrociati con i dati delle fatture elettroniche, anche in caso di eliminazione del file completo. Nessuna disparità di trattamento, pertanto, tra i contribuenti che attuano la conservazione a norma tramite l’Agenzia delle entrate e quelli che utilizzano i servizi a pagamento delle software house.