Adeguamento AEC Commercio – modifica art. 13 (indennità di clientela a seguito di pensione di vecchiaia anticipata)

Il 29 marzo 2017 la UILTuCsc Agenti Senza Confini, unitamente alle altre sigle sindacali, ha concluso il ciclo di incontri con le parti datoriali della Confcommercio, della Confcooperative e della Confesercenti, predisposto per discutere sul necessario adeguamento in materia pensionistica per gli Agenti commercio e Consulenti finanziari. Ne è scaturita una modifica all’articolo 13 dell’Accordo Economico Collettivo vigente – risalente al 2009 – per la quale, a partire dal primo aprile 2017, alle categorie professionali di cui sopra devono essere sempre riconosciute l’indennità di clientela e l’indennità meritocratica per il conseguimento della pensione di vecchiaia e/o anticipata e/o APE Enasarco e/o Inps. (Franco Damiani – A.T.S.C.).

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L’Ape tiene conto anche dei mutui

Il simulatore Inps per calcolare la convenienza o meno dell’Ape volontaria sarà aperto e offrirà ai lavoratori la possibilità di verificare che il costo dell’anticipo non sfondi il tetto del 30% della loro pensione futura (tenendo conto anche di altri eventuali impegni finanziari già assunti come per esempio un mutuo casa o un altro prestito bancario). Inoltre, una volta fatta la domanda per l’Ape, l’interessato avrà due settimane di tempo per ripensarci e rinunciare all’operazione. Sapendo che i dati personali che verranno inseriti passeranno al vaglio creditizio dell’Inps che dialogherà per via informatica con le banche aderenti all’accordo quadro.

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Enasarco: 1,5 milioni di euro destinati alla formazione professionale degli agenti di commercio

Il CdA ha deliberato lo stanziamento di 1,5 milioni di euro destinati all’attività di formazione. Questa iniziativa è finalizzata a favorire la categoria nell’aggiornamento professionale. Gli agenti in possesso dei requisiti potranno richiedere questa nuova prestazione annuale che coprirà il 50% della spesa sostenuta, fino a un massimo di 1.000 euro.

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Equilibrio Ape-pensione se l’anticipo è all’85%

A meno che il tasso di interesse si impenni nei prossimi mesi, gli elementi che contano di più nella scelta di come costruirsi l’anticipo pensionistico sono altri due: la durata dello stesso e l’importo richiesto in percentuale sulla pensione maturata. La combinazione di questi due fattori incide sia nell’immediato che sull’assegno futuro, quello che si percepirà nei primi venti anni di pensionamento, quando si dovrà restituire a rate il prestito ottenuto per finanziare l’Ape.

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