Contributo a fondo perduto per la digitalizzazione dell’impresa

Il Ministero dello Sviluppo Economico, dando seguito al Decreto Legge n.145/2013, ha previsto l’adozione di interventi per il finanziamento a fondo perduto per:

– l’acquisto di software o hardware (beni nuovi di fabbrica);

– servizi che consentano il miglioramento dell’efficienza aziendale e la modernizzazione dell’organizzazione del lavoro;

– formazione qualificata del personale dipendente e del titolare.

Il riconoscimento consiste in un contributo a fondo perduto, pari al 50% dell’investimento effettuato, per un importo massimo di € 10.000. Il richiedente, munito di firma digitale, potrà compilare la domanda telematicamente dal 15/01/2018 (sino al 31/01/18) ed inviare la stessa dal 30/01/18 al 9/02/18. L’acquisto dovrà essere effettuato nei 6 mesi successivi alla richiesta.  Il pagamento dei beni o servizi dovrà avvenire in forma tracciata mediante bonifico bancario Sepa Credit Transfer riportando la specifica causale “Bene acquistato ai sensi del decreto MISE 23/09/2017”. Il voucher ottenuto sul bene o servizio darà comunque diritto a beneficiare anche del maxi o iper ammortamento.

Rottamazione 2017: quali debiti rientrano nella definizione agevolata?

Il decreto fiscale 148/2017 collegato alla Legge di stbilità 2018, ha disciplinato la “Rottamazione bis” per i carichi affidati agli agenti della riscossione nel 2017. In particolare viene stabilito che i benefici previsti dalla definizione agevolata, la cd rottamazione delle cartelle, siano applicabili alle somme riferite ai carichi affidati all’Agente della riscossione nel periodo dal 1° gennaio 2000 al 30 settembre 2017.

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Enasarco, sempre peggio: nuovi guai per Mainetti. Pressing Bankitalia

Risultati davvero discutibili per l’amministrazione degli immobili di Enasarco da parte di Sorgente, società guidata dal noto immobiliarista Valter Mainetti che sta collezionando, a ben vedere, un insuccesso dopo l’altro.

A raccontare la vicenda è un lungo e articolato approfondimento de “Il Fatto Quotidiano” a firma Giorgio Meletti che riporta anche l’intervento a gamba tesa di Bankitalia e il suo tentativo di sospendere il contenzioso per evitare un conflitto giudiziario.

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Agente mono o plurimandatario, quali sono gli obblighi contributivi del preponente?

Quando si parla di “monomandarietà” è importante sottolineare la differenza che intercorre tra l’agente monomandatario e l’agente che opera “in esclusiva”; quest’ultimo, infatti, è il soggetto che, da un lato si impegna a non svolgere alcuna attività in concorrenza e, quindi, ad assumere il mandato di agente per altri preponenti concorrenti, ma che, dall’altro lato, si riserva il diritto di lavorare come agente per altri preponente che non operano settori differenti (agente plurimandatario).

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