Si sente spesso ripetere che i dati sono il nuovo petrolio. E questo spiega perché, sulla fatturazione elettronica, si stia combattendo una battaglia sotterranea ma agguerritissima. L’ultima offensiva, quella del Garante della privacy, che ha bocciato le procedure di trattamento dei dati previste dall’Agenzia delle entrate, ha rimescolato le carte, e ora i fortissimi interessi in campo stanno muovendosi per riposizionarsi nel miglior modo possibile.
Notizie
Fattura elettronica 2019: sanzioni soft fino a settembre
Attraverso una riformulazione degli emendamenti al decreto fiscale, è probabile che il regime dell’attenuazione delle sanzioni in materia di fattura elettronica sia allargato anziché ai primi sei mesi del 2019 (come previsto ora) fino a settembre 2019.
Fattura elettronica: obbligatorio il riferimento normativo
Nessun esonero dall’indicare nelle fatture elettroniche la specifica norma comunitaria o nazionale di riferimento, in quanto tale informazione: è indispensabile al cessionario/committente per la registrazione della fattura passiva e per la compilazione della dichiarazione annuale Iva; è obbligatoria sia in base al Dpr 633/1972, sia in base alle specifiche tecniche della fattura elettronica (allegato A del provvedimento del 30 aprile 2018, paragrafo 2.1.8).
Fattura elettronica, scongiurata l’ipotesi di un rinvio
A seguito della “bocciatura” da parte del Garante della privacy dell’impianto messo a punto per la fatturazione elettronica, l’Agenzia delle Entrate afferma di avere già iniziato un percorso di interlocuzione con il Garante, per trovare i correttivi necessari e far entrare così a regime un sistema pienamente conforme alle regole europee in materia di privacy. Al momento quindi è scongiurata l’ipotesi di un rinvio della fatturazione elettronica che, ricordiamo, debutterà dal 1° gennaio 2019.