Per l’omissione contributiva in favore degli agenti di commercio, non sussiste il reato a carico dell’imprenditore, ma solo una sanzione amministrativa. La Cassazione, con la sentenza 31900 del 3/7/2017, ha assolto, con formula piena, il titolare di un’azienda che non aveva versato le ritenute previdenziali sulle fatture emesse dai suoi agenti. L’omissione non superava i 6 mila euro, per cui l’uomo era stato assolto in prima battuta essendo la somma sotto la soglia di punibilità. La difesa ha presentato ricorso per incassare un’assoluzione piena e ha vinto.