L’Ape volontario prende quota. In un mese sono state presentate oltre 4.200 domande all’Inps. Per un importo medio di 925 euro. In totale ammontano a 173 milioni le risorse già prenotate per le uscite anticipate. Il responsabile Protezione Vita e Welfare dell’Ania, Luigi Di Falco, sottolinea come un utilizzo capillare di questo strumento possa aiutare l’Italia a colmare il suo gap strutturale nella stipula delle polizze vita.
APE volontaria
Ape volontaria: a Gennaio il via dopo 8 mesi di ritardo
La data è già slittata così tante volte anche nelle stanze di palazzo Chigi e del ministero del Lavoro nessuno se la sente di fissarne una. Ma per l’Ape volontaria il traguardo dovrebbe essere ormai in vista: nella settimana che si apre è attesa la firma della convenzione con banche e assicurazioni che è l’ultimo passaggio prima dell’avvio effettivo del nuovo strumento. Ovvero il prestito che permetterà a chi ha almeno 63 anni di lasciare il lavoro con un trattamento provvisorio, da restituire poi a rate in 20 anni a valere sul trattamento previdenziale definitivo. Realisticamente, viste anche le festività di mezzo, si dovrebbe riuscire a partire nelle prime settimane del nuovo anno.
APE volontario, pronta la convenzione con le banche
L’APE volontario cioe la possibilità di pensione anticipata con un prestito-ponte, garantito dalla pensione, introdotto dalla legge di Bilancio 2017, è in dirittura d’arrivo, dopo ben 11 mesi di lavoro amministrativo delle parti in causa: ministero, banche, assicurazioni ,INPS.
Pensioni: Ape volontario dal 2018, perso un anno per il via
Concepito per aprire una finestra di uscita anticipata dal mercato del lavoro ai nati tra il 1951 e il 1953, l’Ape volontario (anticipo finanziario a garanzia pensionistica) rischia di perdere il primo dei due anni di sperimentazione. Il decreto con le disposizioni attuative, firmato il 4 settembre dal presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, non è ancora arrivato alla Gazzetta Ufficiale. Il testo, 20 articoli con l’allegata modulistica per le domande di certificazione del diritto, resta al vaglio della Corte dei conti e nessuno dei tecnici vicini al dossier se la sente di fare un’ipotesi sui tempi della sua pubblicazione.