La data è già slittata così tante volte anche nelle stanze di palazzo Chigi e del ministero del Lavoro nessuno se la sente di fissarne una. Ma per l’Ape volontaria il traguardo dovrebbe essere ormai in vista: nella settimana che si apre è attesa la firma della convenzione con banche e assicurazioni che è l’ultimo passaggio prima dell’avvio effettivo del nuovo strumento. Ovvero il prestito che permetterà a chi ha almeno 63 anni di lasciare il lavoro con un trattamento provvisorio, da restituire poi a rate in 20 anni a valere sul trattamento previdenziale definitivo. Realisticamente, viste anche le festività di mezzo, si dovrebbe riuscire a partire nelle prime settimane del nuovo anno.
In pensione con lo spiraglio dell’Ape e un importo medio di 925 euro
L’Ape volontario prende quota. In un mese sono state presentate oltre 4.200 domande all’Inps. Per un importo medio di 925 euro. In totale ammontano a 173 milioni le risorse già prenotate per le uscite anticipate. Il responsabile Protezione Vita e Welfare dell’Ania, Luigi Di Falco, sottolinea come un utilizzo capillare di questo strumento possa aiutare l’Italia … Leggi tutto