15 luglio e 30 novembre. Sono le date di riferimento per chi vuole chiedere l’Ape sociale quest’anno. Il decreto del presidente del consiglio dei ministri 88/2017, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 16 giugno ed entrato in vigore il giorno successivo, ha finalmente attuato l’anticipo previdenziale previsto lo scorso mese di dicembre dalla legge di bilancio 2017.
APE-pensione
Pensioni, Governo verso il via libera alle uscite anticipate. Ecco le novità
Nei prossimi giorni il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha indicato l’approvazione definitiva dei decreti attuativi sui lavoratori precoci e sull’APE sociale per gli ultra63enni.
Come si andrà in pensione con l’Ape: costi e convenienza
Le banche potranno cartolarizzare i finanziamenti per l’Ape, l’anticipo pensionistico previsto dalla legge di Bilancio, che consentirà di smettere prima di lavorare in attesa dell’età per l’assegno di vecchiaia. In questo modo, per gli istituti di credito si rende più appetibile la partecipazione all’operazione Ape: il prestito può essere concesso per 43 mesi, sarà restituito in 20 anni, a partire dalla pensione di vecchiaia, e verrà garantito da un fondo di garanzia gestito dall’Inps.
Equilibrio Ape-pensione se l’anticipo è all’85%
A meno che il tasso di interesse si impenni nei prossimi mesi, gli elementi che contano di più nella scelta di come costruirsi l’anticipo pensionistico sono altri due: la durata dello stesso e l’importo richiesto in percentuale sulla pensione maturata. La combinazione di questi due fattori incide sia nell’immediato che sull’assegno futuro, quello che si percepirà nei primi venti anni di pensionamento, quando si dovrà restituire a rate il prestito ottenuto per finanziare l’Ape.