Tanti annunci. E ora il cambiamento sta davvero per cominciare. L’addio agli studi di settore prende forma nel decreto fiscale varato sabato scorso in Consiglio dei ministri. Una rivoluzione che interesserà circa 3,6 milioni tra autonomi, imprese e società tenuti ogni anno a compilare il modello con i dati relativi alla propria attività economica. Gli obiettivi più volte dichiarati dal Governo sono almeno tre: rendere più facile la compilazione, non chiedere dati già in possesso dell’amministrazione finanziaria, arrivare a prevedere meccanismi tali per ridurne progressivamente fino a eliminarne l’utilizzo in sede di controllo per i contribuenti più virtuosi che si collocheranno su una scala alta di compliance.