Nell’ipotesi in cui l’INPS comunichi a un proprio assicurato un’informazione sbagliata in ordine alla maturazione dei requisiti per accedere al trattamento pensionistico, merita in ogni caso tutela l’affidamento dell’assicurato e grava sull’istituto l’obbligo di risarcire il danno che puo’ derivarne. Lo ha ribadito la Corte di Cassazione con la sentenza n. 23050/2017.