Incinta, fu costretta a lasciare il lavoro: la sua ex azienda (che fa studi sulla fertilità) la risarcirà.

La decisione del tribunale di Lecce impone alla Lo.Li.Pharma di Roma a liquidare all’informatrice scientifica Roberta Martignago un risarcimento da 16mila euro. In corso anche un procedimento penale. Il giudice ha riconosciuto la validità determinando un importante precedente, secondo il quale la recessione dal contratto per una donna incinta non è giustificata anche quando si tratta di lavoro autonomo a partita Iva.

Una bella vittoria per Roberta, che un mese dopo aver partorito un bimbo già aveva trovato lavoro per un’altra azienda farmaceutica. E oggi spera che la sua storia possa fungere da precedente per altre lavoratrici occasionali costrette a scegliere tra stipendio e maternità.

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