Quattro regioni (Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte e Veneto), stanno ponderando l’idea di mettere al bando tutti i diesel Euro 3 nel caso che le polveri sottili superino la soglia di guardia per più giorni di fila. Questo spingerebbe molte persone, tra cui gli agenti di commercio, a sostituire l’auto con l’uso di incentivi che, almeno sulla carta, renderebbero abbastanza indolore la transizione da un veicolo all’altro.
Queste procedure, che sono ancora in via di definizione, andrebbero in linea con la gestione dell’emergenza delle polveri sottili che sta colpendo la Pianura Padana, dove si sono attuate una serie di emendamenti che vietano, ad esempio, di bruciare le sterpaglie nel periodo invernale, o di certificare il riscaldamento per biomasse e pellet.
Qualora le misure adottate entrino in vigore, e dopo la sottoscrizione del documento da parte dei presidenti delle regioni citate e dal Ministro Gian Luca Galletti, potrebbero diventare operative già dalla prossima stagione invernale, cioè da ottobre 2017 a marzo 2018, e scatteranno in caso di emergenza.
A regolare gli interventi sarà una specie di “semaforo“: a ogni colore corrisponde il rischio ambientale e le azioni relative per ridurre lo smog. Gli interventi diventano sempre più restrittivi con l’aumento dei fattori inquinanti. Le misure scatteranno dopo quattro giorni consecutivi di sforamento dei limiti di Pm10 e gli interventi più stringenti sono sei, tra cui il blocco alla circolazione che dovrebbe riguardare anche i diesel Euro 3.
Ma non è l’unica categoria che potrebbe essere intaccata, perché le procedure restrittive dovrebbero riguardare tutti i diesel. Ecco perché è stato deciso di mettere a disposizione degli incentivi per gli automobilisti che decidono di passare ad un auto meno inquinante.