L’Assemblea dei delegati ha dato il via libera alla revisione del budget 2018 e alla previsione di budget per il 2019. Il percorso di discontinuità intrapreso dalla Fondazione prosegue in un’ottica di trasparenza, sostegno al sistema Paese, welfare integrato con e per gli agenti, i rappresentanti e i consulenti finanziari, nonché per l’efficentamento dell’organizzazione interna.
UILTuCS Agenti
Annotazione delle fatture emesse: attenzione ai tempi
Fino ad ora l’art. 23 del Testo Unico IVA (Dpr 633/1972) prevedeva l’obbligo di registrare le fatture emesse entro 15 giorni dalla loro emissione facendo concorrere l’imposta alla liquidazione del periodo in cui l’operazione veniva posta in essere. Il collegato fiscale è invece intervenuto modificando l’art. 23 del Testo Unico Iva e prevedendo una registrazione più uniforme per tutte le fatture emesse.
Conservazione delle fatture elettroniche: riepilogo delle norme
Le fatture elettroniche devono essere conservate in modalità elettronica e tale obbligo di conservazione ricade sia sull’emittente della fattura che sul destinatario della stessa. Attenzione va prestata al fatto che qualora sia emessa una fattura elettronica per scelta del venditore / prestatore (es. un contribuente minimo), l’emittente è obbligato a conservare elettronicamente la fattura. Si ricorda a tal proposito che, nell’ambito della piattaforma “Fatture e Corrispettivi”, l’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione un servizio gratuito che garantisce la conservazione elettronica delle fatture, nel rispetto del D.M. 17.6.2014, previa sottoscrizione di un accordo di servizio da parte del soggetto passivo IVA.
Ecotassa sulle auto dal 1° gennaio 2019
Nella legge di bilancio per il 2019, approvato dalla Camera e ora all’esame della Commissione Bilancio del Senato, sono previste, tra le altre cose, disposizioni riguardanti le auto.
Con riferimento ai veicoli, dal 1° gennaio 2019 al 31 dicembre 2021 verrebbe introdotta una nuova imposta per coloro che acquistano, anche in locazione finanziaria, e immatricolano in Italia un veicolo nuovo di categoria M1 (si tratta dei veicoli destinati al trasporto di persone, aventi al massimo otto posti a sedere oltre al sedile del conducente). L’imposta dovuta è parametrata a quanto inquina il veicolo e nello specifico al numero di grammi di biossido di carbonio emessi per chilometro eccedenti la soglia di 110 CO2 g/Km.