IVA: dichiarazione annuale relativa al 2016

Dichiarazione: Ai sensi dell’art. 8, D.P.R. 22 luglio 1998, n. 322, il termine per la presentazione della dichiarazione annuale Iva relativa all’anno 2016 scade il 28 febbraio 2017. La dichiarazione IVA non può essere presentata unitamente al Modello della dichiarazione dei redditi.E’ soppresso dal corrente anno l’obbligo di presentazione della Comunicazione annuale IVA; dal 2017 è prevista la trasmissione di comunicazioni trimestrali.

Versamento: Il termine di versamento dell’eventuale saldo IVA è stabilito al giorno 16 marzo e può essere effettuato in forma rateizzata. In alternativa al termine del 16 marzo, i contribuenti IVA possono effettuare il versamento entro il termine del 30 giugno, previsto dall’ art. 17, comma 1, D.P.R. 7 dicembre 2001, n. 435, maggiorando le somme da versare degli interessi nella misura dello 0,40 per cento per ogni mese o frazione di mese successivo alla predetta data (artt. 6 e 7, D.P.R. 14 ottobre 1999, n. 542).

Rimborsi : L’eventuale richiesta di rimborso è effettuata direttamente mediante la compilazione del quadro VX

Modalità di Presentazione: La dichiarazione annuale deve essere redatta in conformità al modello IVA 2017, approvato con Provvedimento dell’Agenzia delle Entrate 16 gennaio 2017. Il Modello consta di due versioni: il Modello IVA 2017 – base – il Modello IVA 2017.

Fatture Online: scadenze e primi chiarimenti dalla Agenzia delle Entrate sulla trasmissione telematica dei dati.

Fino al 31 marzo 2017, sarà possibile esercitare l’opzione per trasmettere telematicamente all’Agenzia delle Entrate i dati di tutte le fatture, emesse e ricevute, e delle eventuali variazioni. I termini di trasmissione dei dati delle fatturesarà identico tanto per chi eserciterà l’opzione quanto per chi non lo farà:l’Agenzia delle Entrate, infatti, adeguerà i termini stabiliti dal Provvedimento del 28 ottobre scorso allineandoli a quelli fissati dal decreto legge 193/2016, anche nel caso in cui le comunicazioni dovessero essere modificate.

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PEC inattive: Il Giudice del Registro le cancella d’ufficio

Facendo seguito all’avviso con cui lo scorso 8 febbraio la Camera di Commercio di Milano invitava le imprese a comunicare un nuovo indirizzo PEC in sostituzione di quello già iscritto ma inattivo, il Giudice del Registro ha disposto la cancellazione d’ufficio della revoca o cessazione degli indirizzi PEC relativi a 20.559 imprese e società che non hanno provveduto all’adempimento richiesto.

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