Previdenza: monomandatario o plurimandatario in Enasarco

Accade spesso che le aziende mandanti registrino in Enasarco il contratto di agenzia stipulato con il vincolo del monomandatario, come plurimandatario, con la conseguenza che l’agente si ritrova contributi previdenziali versati minori di quelli previsti.
Per avere certezza del versamento corretto, si consiglia di entrare nella propria posizione on line e cliccare nella casella “copertura contributiva”, entrare poi nella ragione sociale della ditta mandante e cliccare sul nome della stessa, si apre una schermata e si appura se si è registrati come M (monomandatario) o P (plurimandatario).
Per chiarimenti, contattateci.

Welfare: le scadenze del 30 Aprile

Com’è noto, la Fondazione Enasarco mette a disposizione dei propri iscritti in attività e in pensione una serie di prestazioni assistenziali, tecnicamente definite prestazioni integrative di previdenza: basta essere in possesso di alcuni requisiti contributivi di base per accedervi sostanzialmente a titolo gratuito. Si può così beneficiare di una gamma di prestazioni che, rispetto al panorama previdenziale italiano, è tra le più complete e che viene annualmente aggiornata.

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Polizza assicurativa Enasarco: è possibile inviare la domanda online

Gli iscritti abilitati ai servizi riservati possono inviare la richiesta di rimborso prevista dalla polizza assicurativa anche online, tramite l’area riservata inEnasarco.

In alternativa, è possibile spedire la domanda tramite raccomandata a/r alla compagnia assicuratrice. Si ricorda che, in entrambi i casi, la richiesta deve essere inviata entro i 90 giorni successivi all’evento.

Per tutte le informazioni in merito, basta consultare la pagina della guida.

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Nove modi per avvicinare la pensione, anche senza Ape

Con l’avvicinarsi della scadenza del 1° maggio sta aumentando l’attesa per il debutto dell’Ape, l’anticipo finanziario a garanzia pensionistica, che consentirà di smettere di lavorare (o ridurre l’orario) a partire dai 63 anni di età ricevendo un reddito ponte fino alla maturazione dei requisiti della pensione di vecchiaia (dall’anno prossimo pari a 66 anni e 7 mesi per tutti).
Se per l’Ape sociale, cioè la prestazione assistenziale in favore di alcune categorie di persone in difficoltà (disoccupati, invalidi almeno per il 74%, chi accudisce un parente con handicap grave) o chi svolge lavori particolarmente pesanti, la partenza al 1° maggio finora è confermata, per l’Ape volontario è probabile un debutto ritardato, perché si sta ancora mettendo a punto la piattaforma informatica che deve far interagire le domande degli interessati, il prestito erogato dalle banche aderenti all’iniziativa e l’Inps che gestirà tutta la pratica.
Tuttavia l’Ape non è l’unica soluzione che consente di “avvicinare” la pensione e ci sono anche altre vie che consentono di anticipare effettivamente l’accesso al trattamento previdenziale, a volte senza costi.

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