L’abolizione degli studi di settore viene rinviata di un anno. La commissione Bilancio della Camera ha approvato un emendamento alla manovra che fa slittare al 2019 l’entrata in vigore degli indici di affidabilità fiscale (Isa) che avrebbero dovuto sostituire dal prossimo anno gli studi di settore per oltre un milione di partite Iva.
La proposta di modifica stabilisce che gli Isa non si applichino non più dal periodo d’imposta 2017 ma “a decorrere dal periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2018”, cioè dal 2019.
Si tratta di una marcia indietro rispetto al calendario fissato. La decisione del rinvio è, infatti, arrivata qualche giorno dopo il via libera al primo pacchetto di 70 indicatori che a regime, coinvolgeranno l’intera platea oggi interessata dagli studi di settore, 4 milioni di contribuenti.
L’operazione viene rinviata in quanto sarebbe troppo complicato al momento gestire contemporaneamente le nuove 70 pagelle fiscali e i restanti studi di settore per gli altri 2-2,5 milioni di imprese, artigiani, commercianti e professionisti.